Premessa: il tema “interessi” è vastissimo, ricco di specifiche, calcoli e variazioni in base alla singola situazione. In questo articolo cercheremo di dare una definizione semplice e chiara di cosa sono gli interessi, quanti tipi ne esistono e in che modo incidono sulle nostre finanze.
Se dovessimo attribuire un livello di lettura potremmo dire: STARTER. Quindi, non fatevi intimidire dal tema.
Gli interessi nella quotidianità
Tutti noi, dopo una certa età, che potremmo definire “adulta” ci siamo imbattuti nella parola “interesse”. Apertura di un conto corrente? Acquisto di un’automobile? Mutuo per la casa?
E quante volte in tutti questi casi avremmo voluto saperne di più? Invece abbiamo dovuto affidarci a pareri esterni. Certo, non possiamo essere onniscienti e sapere tutto di tutto, ma avere qualche nozione finanziaria in più non può certo farci male.
Categorie di interessi
Interessi. Come primo passaggio, dividiamoli in due macrocategorie:
- Interessi attivi: Gli interessi attivi sono l’ammontare che la banca deve corrispondere al proprio cliente per aver ricevuto in deposito una somma di denaro, ad esempio, all’apertura di un conto corrente o di un conto deposito.
- Interessi passivi: Gli interessi passivi, invece, possono essere definiti come il “prezzo” che un cliente deve pagare per aver ricevuto in prestito una somma di denaro. Il cliente, quindi, al momento della contrazione del prestito o mutuo si impegna a corrispondere gli interessi passivi all’istituto di credito o alla banca che ha concesso il finanziamento.
Questa è la categoria che più ci interessa in riferimento al tema “prestiti e finanziamenti”.
Quali sono i costi di un finanziamento?
Il “costo totale di un finanziamento” comprende commissioni, imposte di bollo, eventuali assicurazioni vita e impiego, spese di gestione e di incasso rata e per l’appunto gli INTERESSI.
Per valutare il costo di un prestito possiamo prendere in esame due tipi di indicatori, TAN e TAEG, che fanno parte della categoria degli interessi passivi. Indicano rispettivamente il Tasso Annuale Nominale e il Tasso Annuo Effettivo Globale.
Il primo (TAN) indica il tasso di interesse “puro”, in percentuale sul credito concesso e su base annua. “Puro” significa che non comprende spese o commissioni e non indica il “costo totale del finanziamento”. Potremmo quindi definirlo come l’ammontare degli interessi che dovrai restituire al creditore.
Il secondo (TAEG) coincide con il costo totale del finanziamento. Comprende tutti i costi e per questo viene utilizzato come indicatore per capire quale può essere il finanziamento più adatto alle proprie possibilità economiche e bisogni. Inoltre, il TAEG è un indice armonizzato a livello europeo; quindi, può permetterci di confrontare rapidamente tutti i finanziamenti, anche quelli proposti da operatori stranieri sul mercato italiano.
Cosa include effettivamente?
- Il tasso d’interesse che applica la banca (TAN);
- Le polizze assicurative, che possono essere obbligatorie oppure facoltative;
- Il costo di gestione della pratica;
- Imposte di bollo;
- Costi di incasso rata.
Da cosa dipende la percentuale del tasso d’interesse, in pratica?
Esistono diversi riferimenti per calcolare il tasso di interesse di un prestito o finanziamento.
Quello più importante e incisivo è sicuramente il tasso di riferimento della BCE. Quest’ultimo viene deciso dalla Banca Centrale Europea a seconda degli obiettivi macroeconomici, come crescita, inflazione e stabilità finanziaria. L’ammontare del tasso d’interesse è direttamente proporzionale alla quantità di denaro in circolazione.
Un esempio? Quando l’offerta di denaro è maggiore della domanda, il tasso di riferimento diminuisce per stimolare i consumi. Viceversa, quando la domanda di denaro è eccessiva, i tassi vengono ritoccati al rialzo per frenare l’inflazione.
La BCE alza i tassi di interesse
Proprio per la fine di quest’anno la BCE ha previsto un aumento dei tassi di interesse di mezzo punto percentuale, portando il tasso sui depositi al 2%, quello sui rifinanziamenti principali al 2,5% e quello sui prestiti marginali al 2,75%.
Il Consiglio direttivo ritiene che i tassi debbano ancora essere portati significativamente più in alto in maniera costante per raggiungere l’obiettivo del 2% di inflazione.
Questa manovra, in aggiunta ai rincari e alle difficoltà complessive porteranno quasi sicuramente a una contrazione dell’attività, che sarà «relativamente breve e poco profonda», tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo, che renderà «contenuta» la crescita nel 2023: 0,5% (dal+0,9% stimato a settembre), dopo il 3,4% di quest’anno. Nel 2024 si tornerà all’1,9% e nel 2025 all’1,8%.
Come scelgo il finanziamento più adatto anche in base ai tassi?
Abbiamo anticipato che il metro principale di confronto è sicuramente il TAEG. Quello di cui non abbiamo parlato è il dovere della tua finanziaria di fiducia di fornirti tutte le informazioni per valutare al meglio l’offerta proposta e confrontarla con le altre sul mercato.
Nella prima fase, infatti, il consumatore espone i propri bisogni/possibilità ed esprime le sue preferenze. Il finanziatore o l’intermediario deve consegnare gratuitamente il modulo SECCI (il credito ai consumatori dalla A alla Z). La consegna, ovviamente, deve avvenire prima della firma del contratto.
Tutto quello che non è indicato nel SECCI deve essere spiegato e consegnato a parte al cliente.
Il consumatore, inoltre, ha il diritto di ricevere assistenza anche presso gli intermediari del credito.
Prima di stipulare un contratto di credito è bene valutare i propri bisogni e verificare se le proprie entrate sono sufficienti per pagare le rate dell’eventuale finanziamento. Proprio per questa ragione al momento della richiesta è sempre estremamente importante tenere a mente gli imprevisti in cui potremmo incorrere durante la durata totale del prestito.
Quando si ha già un finanziamento in corso, bisogna fare molta attenzione prima di assumerne di nuovi, perché il rischio è che le rate diventino insostenibili.
Per questo motivo è sempre consigliabile stipulare una polizza assicurativa per prevenire eventuali imprevisti ed essere coperti in caso di perdita di lavoro, infortuni gravi o decesso.
Il nostro consiglio?
Affidarsi sempre a finanziarie di fiducia che assicurino tutti i passaggi sopracitati in maniera chiara, veloce e trasparente.
MisterFin ti mette a disposizione consulenti altamente qualificati che sapranno rispondere ad ogni tua domanda e chiarire ogni tuo dubbio.
Inoltre i finanziamenti proposti da MisterFin sono a ZERO SPESE, sia di incasso rata che di gestione della pratica.
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