Il riscaldamento sostenibile
Riscaldamento e sostenibilità possono coesistere nella stessa frase. Non lo sapevi? Ora ti spieghiamo perché.
Tutto sta nella scelta dell’impianto di riscaldamento che dev’essere sostenibile e favorevole sia per le persone che per l’ambiente.
Prima regola: la temperatura della tua abitazione non deve essere altissima nemmeno nel periodo invernale. Dev’esserci un clima confortevole, ma non tropicale. Vestiamoci di più e abbassiamo un pochino la temperatura interna, 20/21°, ad esempio, sono più che sufficienti.
Secondo punto: il riscaldamento tradizionale (stufette, termosifoni ecc..) potrebbe non essere l’alternativa più green. E nemmeno la più economica a lungo termine, in realtà.
Terzo punto: lo sapevi che tra gli impatti più importanti dei singoli cittadini sul pianeta c’è il riscaldamento domestico? Non esattamente una notizia confortante.
Il riscaldamento domestico in Italia
In Italia, la situazione riscaldamento è a un punto abbastanza critico. Alcuni dati? Secondo Eurostat (2018) il riscaldamento in Italia è ancora in larga parte generato dall’utilizzo di combustibili fossili, dai prodotti petroliferi (8%), nelle caldaie a gasolio, e dal gas (58%), nelle caldaie a gas.
Un’alternativa green e rinnovabile potrebbe sembrare la caldaia a biomassa, che genera calore tramite combustibili rinnovabili di origine vegetale come legna e pellet. MA vanno tenuti in considerazione diversi aspetti spesso sottovalutati, come l’estrazione della materia prima o la provenienza della legna (più viene da lontano e meno è sostenibile il processo).
Per quanto riguarda le altre fonti rinnovabili, solare termico, pompe di calore ed elettricità non raggiungono nemmeno l’1% di diffusione.
Quali sono le alternative
Di alternative ce ne sono diverse, tutte più sostenibili del riscaldamento a combustibili fossili. Ce ne sono di più o meno costose e, ovviamente, la loro fattibilità dipende anche dalla conformazione della casa, dalla vostra disponibilità ad effettuare lavori strutturali e dal budget che avete a disposizione.
Vediamone alcune:
- Pompe di calore: Le pompe di calore sono dei macchinari in grado di spostare calore da un ambiente freddo a uno più caldo. In questo senso hanno un funzionamento molto simile a quello dei condizionatori, ma attuano il processo inverso. Il calore viene estratto da una fonte esterna, acqua, aria o sottosuolo, ed è poi utilizzato all’interno per riscaldare. L’installazione richiede, però, costi elevati. La cosa positiva da tenere a mente è che si tratta di una spesa una tantum, oltre ovviamente alla manutenzione ordinaria e straordinaria. Un investimento ambientale ed economico.
- Riscaldamento a idrogeno: l’idrogeno non esiste in forma pure sul nostro pianeta, ma è l’elemento più diffuso in natura, presente in tutte le combinazioni organiche ed anche nel gas naturale, composto, infatti, da idrogeno e carbonio. Come si ricava? Tramite l’elettrolisi dell’acqua. Le celle combustibili funzionano a idrogeno e utilizzano l’ossigeno per la combustione, prelevandolo dall’aria, mentre l’idrogeno viene estratto mediante reforming dal gas naturale, attraverso un particolare dispositivo. Vantaggi? Alta efficienza, installazione agevole, molto simile per tempistiche e difficoltà a quella di una caldaia a condensazione compatta, dimensioni ridotte e basse emissioni di CO2.
- Riscaldamento a infrarossi: Tramite il montaggio di pannelli radianti che emettono onde elettromagnetiche non dannose. Dove? In qualsiasi stanza della casa. Non utilizzando l’aria come tramite per il calore, non ne intaccano la qualità.
La nostra alternativa?
Non sai qual è l’alternativa giusta per te? O hai paura dei costi di installazione e gestione? Il nostro consiglio è sempre quello di affidarti a esperti del settore, che si tratti della scelta dell’impianto di riscaldamento o tutto quello che vi è connesso. Iniziamo a scegliere delle alternative più sostenibili, per noi e per il pianeta. Insieme per un cambiamento lento e costante.
E per tutti i tuoi progetti, noi siamo qui!
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